QUANDO WENZHOU INCONTRA MILANO:
OTTO MAESTRI DELLA PITTURA CINESE A BRERA
Prefazione
La Cina ha assunto un ruolo centrale nel sistema internazionale dell’Arte Contempo-ranea. Alla rapida crescita dell’economia e del suo peso politico nel sistema globale, ha corrisposto la parallela affermazione dell’interdisciplinare dimensione culturale, soste-nuta da una diffusione capillare. La cultura artistica ha visto confermata la sua centralità grazie alle otto Accademie di Belle Arti, in grado di sostenere le nuove generazioni e ogni nuova tendenza. Ho seguito in la complessità del patrimonio artistico in Cina, andando a confrontarmi con tutte le fasce, generazionali e linguistiche, presenti nelle grandi metropoli come nelle estese aree agricole, scoprendo come questa ricchezza deb- ba essere rappresentata come principio di metodo: attraversare le perse culture dell’ar- te ed incontrare gli autori nei luoghi di elaborazione. In particolare si osserva come in ogni singolo artista l’originalità espressiva nasca dalla combinazione tra il patrimonio esterno e quello interno, tra l’attualità dei linguaggi visivi e l’eredità del proprio territo-rio. Da questo patrimonio abbiamo estratto“Otto Maestri“ interpreti delle Tecniche Tradizionali e dei soggetti di Paesaggio e di Figura; un’area espressiva che può apparire‘circoscritta’,quindi impenetrabile rispetto alle influenze esterne,ma che in realtà rive-la, attraverso la stessa‘ripetitività’, straordinarie soluzioni di indipendenza inpiduale,frutto della permanente ricchezza di un’antica cultura filosofico-spirituale.
A cura di Andrea B.Del Guercio e Luming Zhang
Introduzione dell'artista
HE JIA LIN
Nato a Hangzhou, si è laureato all’Accademia di Belle Arti di Zhejiang (attuale Scuola d'arte cinese) nel 1988 con una specializzazione in pittura di paesaggio presso il Dipartimento di pittura cinese. Ha conseguito lauree triennale, magistrale e PhD.Ha fatto dottorato di ricerca nell’Accademia cinese delle arti,ora è supervisore di laurea magistrale e professore nazionale di secondo livello. È stato vicedirettore e professore del Dipartimento di pittura cinese dell’Accademia d’arte cinese, direttore del Dipartimento di creazione e ricerca dell’Accademia nazionale cinese di pittura e curatore del Museo d’arte dell’Accademia nazionale cinese di pittura.
È vicepresidente dell’Associazione cinese di volontariato per la letteratura e l’arte, vicedirettore della Giuria del Titolo senior del Ministero della Cultura, direttore dell’Associazione dei pittori cinesi,membro del Comitato cinese per le arti pittoriche, direttore dell’Società di pittura cinese. È professore ospite dell’Accademia Centrale di Belle Arti, dell’Accademia di Belle Arti dell’Università di Shanghai, illustre professore dell’Accademia di Belle Arti di Tianjin e illustre professore dell’Accademia di Belle Arti di Hebei.
Documentario
Un volume di quattrocentocinquanta pagine racchiude monograficamente il percorso artistico di He Jialin, scandendo in particolare le tappe di un viaggio nell’ampia estensione del paesaggio cinese; un’attenzione che si specifica nella relazione con l’architettura e con l’urbanistica delle città europee, di fronte alle Cattedrali e ai Palazzi nei Centri Storici.
La ricchezza della documentazione iconografica del volume ben rappresenta l’autore che ho conosciuto nei giorni trascorsi insieme tra il Museo di Whenzhou e l’Accademia Nenxi; in breve tempo infatti tutta la sua energia partecipativa si è manifestata con quelle forme di collaborazione e di conpisione dell’azione creativa che ha prodotto una serie di opere collettive. Questa disponibilità alla libertà espressiva è il dato che qualifica tutta l’opera di He Jialin dove intendo sottolineare come la gran parte delle sue carte rivelano una estensione instancabile della contaminazione tra il gesto pittorico e la scrittura del segno;ogni superficie dell’arte riceve una ramificazione assillante tesa a ‘escludere’ il vuoto, a cancellare lo spazio della luce attraverso la fitta rete e l’intensificazione di alberi e architetture, con l’apporto delle ampie nebulosità dei grigi.
Nel corpus centrale del volume osserviamo come He Jialin arrivi a rasentare la stessa cancellazione del bianco, permettendomi di sottolineare come l’energia dell’uomo-artista possa penetrare all’interno della dimensione ‘espressionista’ dei neri; un processo espressivo in accentuazione che si riconosce anche in una serie di grandi lavori con sviluppo verticale - cm 180x90 - datati tra il 2013 e il 2018 contrassegnati dall’improvvisa presenza del colore - gli azzurri e i verdi intensi - con valore di ‘sottolineatura’ dello stato emozionale; un processo che lo colloca ai limiti dell’astrazione dalla dimensione del reale.
Rispetto a questo intenso patrimonio espressivo, le opere di quest’ultima stagione di He Jialin, documentate in questo volume, segnalano una netta svolta linguistica in cui il soggetto principale penta la luce stessa; una luminosità che si estende ed è in grado di ‘avvolgere’ frammenti del paesaggio e soggetti che raccontano la vita; persiste una miniaturizzazione del reale ma con ridotto impatto sull’immagine complessiva a cui destina una liquida e quasi un’evanescente colorazione attraverso gli azzurri-grigi e i marroni-gialli sempre più chiari. Il risultato estetico conduce l’artista verso la rarefazione del reale e l’impalpabilità della fisicità,permettendomi di riconoscere un processo di concettualizzazione della pittura stessa.
Andrea Del Guercio
Lavori espositivi
Roccia dell'albero di pietra
Pittura a colore su carta
37.8×57.6CM Anno 2023
Villaggio antico Lin Keng
Pittura a colore su carta
37.8×57.6CM Anno 2023
Antico ponte Lin Keng
Pittura a colore su carta
37.8×57.6CM Anno 2023
L'ombra della cascata di Lin Keng
Pittura a colore su carta
37.8×57.6CM Anno 2023
Pietre di montagna a forma di leone
Pittura a colore su carta
37.8×57.6CM Anno 2023
Accademia di Nanxi
Pittura a colore su carta
37.8×57.6CM Anno 2023
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