QUANDO WENZHOU INCONTRA MILANO:
OTTO MAESTRI DELLA PITTURA CINESE A BRERA
Prefazione
La Cina ha assunto un ruolo centrale nel sistema internazionale dell’Arte Contempo-ranea. Alla rapida crescita dell’economia e del suo peso politico nel sistema globale, ha corrisposto la parallela affermazione dell’interdisciplinare dimensione culturale, soste-nuta da una diffusione capillare. La cultura artistica ha visto confermata la sua centralità grazie alle otto Accademie di Belle Arti, in grado di sostenere le nuove generazioni e ogni nuova tendenza. Ho seguito in la complessità del patrimonio artistico in Cina, andando a confrontarmi con tutte le fasce, generazionali e linguistiche, presenti nelle grandi metropoli come nelle estese aree agricole, scoprendo come questa ricchezza deb- ba essere rappresentata come principio di metodo: attraversare le perse culture dell’ar- te ed incontrare gli autori nei luoghi di elaborazione. In particolare si osserva come in ogni singolo artista l’originalità espressiva nasca dalla combinazione tra il patrimonio esterno e quello interno, tra l’attualità dei linguaggi visivi e l’eredità del proprio territo-rio. Da questo patrimonio abbiamo estratto“Otto Maestri“ interpreti delle Tecniche Tradizionali e dei soggetti di Paesaggio e di Figura; un’area espressiva che può apparire‘circoscritta’,quindi impenetrabile rispetto alle influenze esterne,ma che in realtà rive-la, attraverso la stessa‘ripetitività’, straordinarie soluzioni di indipendenza inpiduale,frutto della permanente ricchezza di un’antica cultura filosofico-spirituale.
A cura di Andrea B.Del Guercio e Luming Zhang
Introduzione dell'artista
CHENG DA LI
Nato nel 1945, è stato caporedattore della Casa editrice cinese di belle arti, caporedattore della Casa editrice popolare di belle arti, membro del 7° e 8° sessione del Comitato nazionale della Federazione cinese dei circoli letterari e artistici, direttore della 5° e 6° sessione dell’Associazione dei pittori cinesi.
Ora è bibliotecario del Museo Centrale di Cultura e Storia, membro del comitato e ricercatore dell’Accademia nazionale cinese di pittura,vicepresidente e fondatore della Società di pittura cinese e ricercatore dell’Accademia cinese delle arti.
Documentario
foglio-dopo-foglio
Abbiamo trascorso insieme l’intero periodo della Residenza d’Artista con frequenti momenti di confronto che hanno portato a instaurare una sincera dimensione amichevole, contrassegnata dal dono di un suo volume in cui sono raccolti i suoi testi di estetica. La grande esperienza professionale nel settore dell’editoria d’arte e la maturità artistica mi hanno permesso di entrare più in profondità nel patrimonio esperienziale dell’arte affrontata nell’ambito della grande tradizione pittorica su supporto cartaceo. Ricordo con grande interesse la ‘lezione’ dedicata all’indipendenza intercorsa tra il soggetto di un paesaggio‘laico’da quello ‘religioso’,tra l’intenzione di trascrizione emozionale e quella dettata dalla ricerca di spiritualità. La comunicazione orale di Cheng Dali, costantemente inquadrata nella nobiltà del sorriso e del gesto,si è proiettata con significative riflessioni anche verso la lettura delle opere realizzate dagli artisti italiani, con preziose riflessioni e inedite osservazioni.Ho potuto osservare lungo dieci giorni lo sviluppo ‘narrativo’ di un volume attraversato senza interruzione al pari di un diario di viaggio, il cui completamento avrebbe condotto alla nascita di un’opera d’arte indipendente; foglio-dopo-foglio,pagine legate tra di loro che simile ad un ‘rotolo’ orizzontale, svela e ricorda, apre e chiude per riaprire lo sviluppo di un film, secondo il principio di una telecamera che ruota su se stessa,che percorre senza interruzione...L’azione‘pittorica’appare costantemente contrassegnata da una forza dal carattere‘plastico’, in cui cioè il nerodi china è costantemente rafforzato fino a permettermi di riconoscere una tensione‘espressionista’,ulteriormente accentuata dall’azione di sottolineatura condotta dal colore, in particolare il giallo-arancio e il rosso, ma anche un verde elettrico.Cheng Dali ci fornisce un‘paesaggio’per grandi masse di pietra le cui superfici si sostanziano grazie ad un progressivo accanimento del segno, fino a completare,quasi interamente lo spazio‘bianco’,ed in alcuni casi raggiungere la‘cancellazione’del ricordo dando vita, dal dialogo tra i volumi, ad una massa informale.
Questo procedere mi permette di aggiungere alla tensione espressionista, quell’estensione astratto-segnica che ci conduce all”inarrestabile pullulare...’fontana’da cui zampilla la macchia oscura del subconscio, il brivido della nostra lacerazione intima, del nostro tornare al nucleo di noi stessi come alla cosa più incomprensibile ma più familiare al vivere quotidiano” all’opera di Wols.
Andrea Del Guercio
Lavori espositivi
Il buddha è la terra netta
Pittura a colore su carta
95×54cm Anno2023
Grotta del Buddha di Maitreya a Jianchuan
Pittura a inchiostro e acqua a colore su carta
95×55cm Anno2023
Solitudine
Pittura a inchiostro e acqua a colore su carta
62×43cm Anno2022
Pittura di viaggio
Pittura a inchiostro e acqua a colore su carta
84×42.5cm Anno2023
Pittura di esplorazione della roccia
Pittura a inchiostro e acqua a colore su carta
97×56.5cm Anno2022
Comment